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Storia Naia Scarpona

Storia Naia Scarpona

“Naia scarpona” il foglio della Sezione Quante difficoltà

Nella Sezione di Padova, dalla fondazione nell’ottobre del 1920, con il passare degli anni ed il continuo aumento del numero carattere ufficiale. In quell’anno, dopo Cesare Brigenti, era stato eletto come Presidente Sezionale il Maggiore Vittorio Carraro, che ricoprirà questa carica per ben diciotto anni consecutivi. La testata Naia Scarpona diviene quindi il periodico della Sezione di Padova ma, per i primi anni, uscirà assieme a Quota Zero, foglio della Sezione Alpini di Venezia. Naia Scarpona, come la totalità dei fogli sezionali, si occupa di riportare notizie relative alla vita dei Gruppi che compongono la Sezione, dando inoltre risalto alle varie attività e manifestazioni che si svolgono nell’arco dell’anno sia a livello provinciale che nazionale.
Al primo piano dell’attuale sede sezionale, sulla sinistra, si accede all’archivio costantemente aggiornato da alcuni soci volonterosi dei Gruppi, si avvertiva sempre più la necessità di creare un foglio sezionale che legasse ancor fra di loro i singoli Gruppi e comunicasse a tutti i soci le iniziative e le notizie che continuamente animavano la vita sezionale.  Così nel 1953 vedeva la luce la pubblicazione dal titolo esplicativo Naia Scarpona, ma sarà solo nel 1954 che la cosa assumerà. Le copie del giornale sono ben raggruppate in ordine cronologico su cartelline di plastica verdi. Degli anni che vanno dalla fondazione fino al 1977 non rimane praticamente nulla: i soldi non erano molti e Naia Scarpona usciva quando poteva, senza alcuna periodicità, magari anche solo un numero all’anno per meglio organizzare e coordinare la Sezione in vista dell’adunata nazionale, oppure per porgere ai soci gli auguri in occasione delle festività natalizie. L’adunata nazionale tenutasi a Padova nel marzo del 1976 e poi il terremoto in Friuli, nel maggio dello stesso anno, rinvigorivano e riaccendevano quegli entusiasmi necessari per risolvere gli atavici problemi legati a Naia Scarpona che, di fatto, aveva oramai superato i venti anni di età. Nel 1977, sotto la presidenza sezionale del Generale Giuseppe Dal Fabbro, la direzione era affidata ad Ettore Cazzola.
Erano anni di clandestinità: si chiedeva ancora la collaborazione e l’aiuto della redazione di Quota Zero poiché, per avere autonomia e dignità di testata periodica, il Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti esigeva, ed esige tuttora, che il Direttore Responsabile, figura indispensabile, sia iscritto all’albo del suddetto Ordine sia egli o meno un alpino iscritto all’A.N.A.
Finalmente autonomi Nel primo numero del marzo-aprile 1980, con un articolo dal titolo “Non cambia nulla”, si dà finalmente notizia che tutti i problemi sono stati risolti. Ci si rende finalmente completamente autonomi dai fratelli veneziani di Quota Zero e Naia Scarpona diventa un periodico con cadenza trimestrale che si presenta nelle case degli alpini quattro volte all’anno. Il Direttore Responsabile è L. Longo, con la regolare tessera dell’Ordine dei Giornalisti che sarà dotazione necessaria per tutti i direttori a venire.
Il comitato di redazione era composto da Bertoldo, A. Dal Fabbro, F. De Vivo, Lamberti, Pesce, F. Piovan, M. Tognato. La stampa era affidata alla Tipografia Bertato di Villa del Conte (PD). La squadra però, già nel 1981, (anno V) fu cambiata: l’incarico di Direttore Responsabile fu affidato a Giampiero Bertazzi con Mario De Santis Redattore Capo, e con la collaborazione di Francesco De Vivo, Francesco Piovan e Mario Tognato. Vittorio Stella diventa Segretario di Redazione.
Cambia l’impaginazione che diminuisce il formato ma vede aumentare il numero delle pagine. Le migliorie sono talmente notevoli ed apprezzate che nel 1984, nel primo concorso nazionale per la stampa alpina, tra le oltre ottanta testate sezionali Naia Scarpona vince il primo premio per la migliore grafica. Nel numero 1 del maggio 1984 (anno VIII) si comunica che la Sezione si è spostata dalla storica sede di via Carlo Cassan a Palazzo Wollemborg, in Riviera Ruzante,15. Inizia anche la collaborazione con la Tipografia Valentini di Cadoneghe che continuerà per ben quattordici anni fino al 1998.

Alcune novità

Sfogliando i vari numeri, si può rileggere tutta la storia della nostra Sezione nel corso degli anni, le varie adunate nazionali, il cambio dei Presidenti Sezionali e dei vari Consigli, le notizie liete e quelle tristi. Il numero 1 dell’ aprile del 1987 dà il triste annuncio della morte del nostro socio, uno dei fondatori dell’ANA nel 1919: Guido Piacentini, più noto a tutti con il soprannome di Pia. Il mesto annuncio viene dato con un articolo a firma di Mario Tognato, autore del libro La Julia muore sul posto. Con il numero 2 del giugno 1989, si annuncia che il nuovo Direttore Responsabile è Francesco De Vivo, che avrà come collaboratori Giovanni Biasion, Roberto Capparotto, Francesco Piovan, Ugo Faggiani e Renato Jacopetti. La sua direzione di Naia Scarpona sarà lunga e proficua. Pur cambiando nel corso del tempo stampa, formato e numero di pagine, Naia Scarpona si caratterizzava per i colori nero e verde, quest’ultimo colore tipico delle Truppe Alpine. Ecco perché fece scalpore il primo “rosso” che, nel numero 3 del dicembre 1981, colorava una stella natalizia.
Bisognerà però attendere il settembre 1995 per vedere il primo (e per lungo tempo unico) Naia Scarpona a colori. In questo numero appare la prima foto a colori in assoluto nella storia della nostra testata: scattata il 29 luglio 1995, essa raffigura la presenza di alcuni nostri soci al 32° pellegrinaggio nazionale in Adamello. La stampa particolare fu gentilmente offerta dalla Tipografia Valentini di Cadoneghe.
Presidente Sezionale a quel tempo era Francesco Maggioni, Francesco De Vivo era ancora il Direttore Resposabile affiancato dal segretario Antonio Paolo Chiabrera e dai redattori Argeo Baccarin, Giancarlo Boscolo, Roberto Capparotto, Ercolino Salvatore, Monsignor Nereo Lamberti, Francesco Piovan e Renato Valentini.
Nel 1998, come molti ricordano si svolse la settantunesima adunata nazionale, la seconda per la città di Padova. Naia Scarpona esce con un meraviglioso numero speciale pieno di foto, interventi e ringraziamenti da parte di alpini di altre Sezioni. In quell’occasione si interrompe la lunghissima collaborazione con la Tipografia Valentini, sostituita dalla Tipografia Reffo S.A. snc di Padova. Il numero 1 dell’aprile 2001 si apre con la notizia della nomina a Presidente Sezionale di Gianni Todesco. Sotto il suo doppio mandato verrà costruita la nuova sede di via Bajardi. Naia Scarpona, dal numero 1 dell’aprile 2002, cambia formato: le pagine raddoppiano da otto a sedici, il nuovo Direttore sarà Roberto Scarpa.
La segreteria di redazione sarà affidata ancora ad Antonio Paolo Chiabrera e la redazione sarà composta da Argeo Baccarin, Massimo Baldon, Giovanni Bordin, Fulvio Brotto, Giampaolo Menato e Lino Rizzi. Le pagine assumeranno un pratico formato tipo “A4”, molto più maneggevole e di pronta consultazione. Poiché l’impegno della Sezione è orientato verso la costruzione della nuova sede, per qualche tempo la pubblicazione diverrà quadrimestrale, con tre numeri all’anno.

Altri cambiamenti

La notizia della posa della prima pietra della Casa degli Alpini in via Bajardi alla presenza di autorità comunali e provinciali il 21 febbraio 2004, viene affidata al numero 1 dell’aprile 2004. Il numero 2 del settembre 2005 annuncia che Francesco De Vivo, storico Direttore di Naia Scarpona, è andato avanti. Scorrendo le varie copie conservate nell’archivio, colpisce il numero 3 del dicembre 2006 con la foto del taglio del nastro per l’inaugurazione della nuova sede in zona Mortise a Padova: si vede il volto largamente sorridente del Presidente Gianni Todesco che, da bravo alpino, ha brillantemente portato a termine la sua missione. Il numero 1 dell’aprile 2007 annuncia la nomina a Presidente di Lino Rizzi che, fino ad allora, aveva guidato la Protezione Civile sezionale. Nel numero 3 del dicembre 2007 , Roberto Scarpa, con un bell’articolo, saluta i lettori da Direttore uscente, sostituito da Antonio Maritan, attuale Direttore in carica.
Un volto nuovo Con il numero 1 del marzo 2008 (anno XXXII) si annunciano grandissimi cambiamenti. Anzitutto Naia Scarpona ritorna trimestrale, con quattro numeri all’anno. La rivista si presenta in carta patinata e completamente a colori nella grafica e nelle foto, ed è molto simile, per dimensioni, alla nostra pubblicazione nazionale L’ALPINO. L’impaginazione è più accattivante e lo spazio maggiore è riservato alle notizie che provengono dai Gruppi, corredate da foto esplicative.
Il numero di dicembre 2009 sarà un’edizione speciale, dedicata al Raduno Triveneto di Rovigo, con ben 24 pagine (prima volta!). Le stampe sono affidate alle Grafiche Tiozzo di Piove di Sacco. Nel 2010 il Comitato di Redazione, oltre che dal Presidente Rizzi e dal Direttore Maritan, è composto da: Fulvio Brotto, Carlo Casellato, Antonio Paolo Chiabrera, Andrea Chiucchi, Bruno De Marco e Giuseppe Nicoletto.

I numeri

La testata della Sezione A.N.A. di Padova e Rovigo Naia Scarpona  viene stampata attualmente in poco più di 3.000 copie a numero, per un totale di circa 12.500 copie annue. Le cartelle dell’archivio sono per ora esaurite: al giorno d’oggi computer con programmi word, internet, e-mail ed allegati, foto digitali e quant’altro aiutano il Direttore ed i suoi redattori in modo sostanziale… ma quanta strada è passata dai primi numeri del 1954, a foglio unico, dattiloscritto a macchina!

DIRETTORI DI NAIA SCARPONA

1977 – Ettore Cazzola
1980 – L. Longo
1981 – Giampiero Bertazzi
1989 – Francesco De Vivo
2002 – Roberto Scarpa
2008 – Antonio Maritan