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Rimane vivo il dibattito sull’opportunità di ripristinare per i giovani un servizio obbligatorio al Paese. Si sono levate voci da più parti, che hanno dato credito a tesi anche molto diverse tra loro, negli intenti come nelle impostazioni.
In proposito l’Associazione Nazionale Alpini, sin dall’inizio contraria alla sospensione della leva, avvenuta nel 2004, e che da sempre chiede un ritorno ad un servizio obbligatorio per i giovani ribadisce, attraverso il suo Presidente nazionale, ing. Sebastiano Favero, la sua posizione.
“L’Ana – sottolinea Favero – chiede da tempo con forza che per tutti i giovani italiani sia previsto un periodo di servizio alla Patria. Un servizio esplicato in forme moderne e condivise, con contenuti anche di formazione militare di base, ma soprattutto imperniato sui temi del servizio alla comunità, attraverso compiti di protezione civile, salvaguardia dell’ambiente, capacità di soccorso e in genere di funzioni pratiche e capacità di operare sul terreno”.
“È estremamente importante – continua Favero – che in questa società sempre più liquida ed individualista, i giovani possano, anzi debbano, vivere esperienze comunitarie, confrontandosi con l’operatività in sinergia con gli altri, al servizio degli altri. Lo abbiamo sperimentato concretamente negli ultimi due anni nei nostri campi scuola per ragazzi e ragazze tra i 16 e 25 anni, a cui hanno partecipato centinaia di giovani, alla fine tutti entusiasti per le settimane di vita e lavoro condivise”.
“L’Associazione Nazionale Alpini – conclude Favero – è da oltre un secolo custode e portatrice dei valori trasmessi da quanti, con la penna nera sul cappello, si sono adoperati e sacrificati per il bene della Patria. Valori che richiamano spirito di servizio, solidarietà e amore per la pace, amore maturato nelle dolorose esperienze di guerra; valori che si traducono nell’essere sempre presenti quando si tratta di operare a favore degli altri. E sono questi valori che vogliamo trasmettere ai nostri ragazzi, formandoli e preparandoli ad essere protagonisti attivi della vita del Paese”.
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La manifestazione nazionale, organizzata dal Comando Truppe Alpine dell’Esercito in sinergia con la Associazione Nazionale Alpini, si terrà in Piazza Plebiscito, a Napoli, dove, il 15 ottobre del 1872, Vittorio Emanuele II firmò il Regio decreto che istituiva le prime compagnie alpine. Sabato 15, con le Bandiere di guerra e di istituto di tutti i reparti delle Truppe Alpine, del 4° Reggimento paracadutisti, del 4° Reggimento Aves Altair e del 2° Reggimento Trasmissioni, in piazza sarà schierato anche il Labaro dell’Ana, scortato dal Presidente e dal Consiglio nazionale assieme ai vessilli sezionali ed ai gagliardetti di centinaia di gruppi alpini.
Il 5 Settembre 1920 iniziava all’ Ortigara quella che passerà alla storia come la prima adunata ,allora convegno degli alpini . Quello che doveva essere un incontro di pochi si trasformò in un vero e proprio evento con con la presenza di più di 1500 persone , un successo per la neonata Associazione Alpini . PER NON DIMENTICARE
Il gruppo di Cittadella ricorda il 28 agosto come la prima ascesa alla Colonna Mozza dell’Ortigara dei Padri Fondatori il 28 agosto 1932 .Sarà allestito un Gazzebo in Piazzale Lozze e chi lo vorrà fare salirà alla cima per l’Onor ai Caduti . Quindi alla discesa la Santa Messa a seguire il rancio. Il gruppo organizza un pulman di 30 posti con auto al seguito ,per chì vorrà esserci indispensabile la prenotazione . Grazie per l’attenzione .
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